Itinerario artistico-architettonico di visita guidata al santuario di Loreto
La Santa Casa di Nazareth giunse a Loreto la notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294.
Per molti secoli i pellegrini si misero in viaggio per raggiungere la Santa Casa, spesso provenendo da terre lontane.
Dapprima fu edificata una piccola chiesa circondata da un fortilizio (il primo santuario) per proteggere la Santa Casa. Nel 1469, per iniziativa del vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste, e in seguito con Papa Paolo II, iniziarono i primi lavori di costruzione dell’odierna basilica, dapprima di forme gotiche e successivamente rinascimentali.
I grandi architetti del tempo prestarono la propria opera alla costruzione del santuario: Giuliano da Maiano, Baccio Pontelli, Giuliano da Sangallo; Francesco di Giorgio Martini, Donato Bramante , Andrea Sansovino, Antonio da Sangallo il Giovane ed altri ancora.
Nel 1507, durante il pontificato di papa Giulio II, il santuario venne posto sotto il diretto controllo della Santa Sede. Nel 1586 Sisto V elevò Loreto a diocesi e in onore del pontefice fu posta, a fianco dell’ingresso della Basilica, la statua bronzea, opera di Antonio Calcagni e Tiburzio Vergelli, che possiamo ammirare ancora oggi.
La cupola ottagonale fu progettata da Giuliano da Sangallo e venne realizzata negli anni 1499-1500.
Sulla sommità del lanternino della cupola si trova la statua della Madonna, di rame dorato.
A fianco della bianca facciata in pietra d’Istria, completata nel 1587, fu posto l’elegante campanile (1750-55), opera di Luigi Vanvitelli.
Salendo l’ampia scalinata e attraversando le magnifiche porte in bronzo, si giunge all’interno della Basilica. La pianta è gotica a tre navate su dodici pilastri, con cappelle laterali. Sotto la cupola, il cui interno è stato dipinto dal pittore Cesare Maccari con le Litanie lauretane e la Storia del Dogma dell’Immacolata Concezione (1890-1907), si trova la Santa Casa, rivestita all'esterno di marmo con statue e rilievi, capolavoro della scultura del Cinquecento. La Cappella dell'Annunciazione fu decorata con affreschi da Federico Zuccari, le sacrestie di San Marco e San Giovanni da Melozzo da Forlì e Luca Signorelli.
Si prosegue poi alla volta della Sala del Tesoro, il cui soffitto fu decorato dal Pomarancio.
La visita guidata può proseguire nel Museo Pinacoteca della Santa Casa di Loreto,
il Museo Antico-Tesoro della Santa Casa.
Il museo è ospitato nel Palazzo Apostolico, esso conserva dipinti, sculture, arazzi e maioliche provenienti dal Santuario e donati alla Santa Casa nel corso dei secoli.
Nella raccolta dei dipinti spiccano le opere della tarda maturità di Lorenzo Lotto, che morì a Loreto nel 1556 ca. Il Tesoro della Santa Casa comprende preziose opere di alta oreficeria, come il crocefisso in argento modellato dal Giambologna.
La Santa Casa di Nazareth giunse a Loreto la notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294.
Per molti secoli i pellegrini si misero in viaggio per raggiungere la Santa Casa, spesso provenendo da terre lontane.
Dapprima fu edificata una piccola chiesa circondata da un fortilizio (il primo santuario) per proteggere la Santa Casa. Nel 1469, per iniziativa del vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste, e in seguito con Papa Paolo II, iniziarono i primi lavori di costruzione dell’odierna basilica, dapprima di forme gotiche e successivamente rinascimentali.
I grandi architetti del tempo prestarono la propria opera alla costruzione del santuario: Giuliano da Maiano, Baccio Pontelli, Giuliano da Sangallo; Francesco di Giorgio Martini, Donato Bramante , Andrea Sansovino, Antonio da Sangallo il Giovane ed altri ancora.
Nel 1507, durante il pontificato di papa Giulio II, il santuario venne posto sotto il diretto controllo della Santa Sede. Nel 1586 Sisto V elevò Loreto a diocesi e in onore del pontefice fu posta, a fianco dell’ingresso della Basilica, la statua bronzea, opera di Antonio Calcagni e Tiburzio Vergelli, che possiamo ammirare ancora oggi.
La cupola ottagonale fu progettata da Giuliano da Sangallo e venne realizzata negli anni 1499-1500.
Sulla sommità del lanternino della cupola si trova la statua della Madonna, di rame dorato.
A fianco della bianca facciata in pietra d’Istria, completata nel 1587, fu posto l’elegante campanile (1750-55), opera di Luigi Vanvitelli.
Salendo l’ampia scalinata e attraversando le magnifiche porte in bronzo, si giunge all’interno della Basilica. La pianta è gotica a tre navate su dodici pilastri, con cappelle laterali. Sotto la cupola, il cui interno è stato dipinto dal pittore Cesare Maccari con le Litanie lauretane e la Storia del Dogma dell’Immacolata Concezione (1890-1907), si trova la Santa Casa, rivestita all'esterno di marmo con statue e rilievi, capolavoro della scultura del Cinquecento. La Cappella dell'Annunciazione fu decorata con affreschi da Federico Zuccari, le sacrestie di San Marco e San Giovanni da Melozzo da Forlì e Luca Signorelli.
Si prosegue poi alla volta della Sala del Tesoro, il cui soffitto fu decorato dal Pomarancio.
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Nella raccolta dei dipinti spiccano le opere della tarda maturità di Lorenzo Lotto, che morì a Loreto nel 1556 ca. Il Tesoro della Santa Casa comprende preziose opere di alta oreficeria, come il crocefisso in argento modellato dal Giambologna.
Info e prenotazioni
Guide Turistiche Marche: visite guidate nelle Marche
[email protected]
M. Stefania Conti Tel. +39 0734 859916 Cell. +39 348 7725940
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