Visite guidate a Macerata con guida turistica abilitata per Macerata e provincia
Benvenuti nel sito di Guide Turistiche Marche dedicato alla provincia di Macerata!
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Visita guidata alla città di Macerata
Il Duomo di San Giuliano
La chiesa attuale sorge nel luogo dell'antica pieve dedicata a San Giuliano, elevata al rango di Cattedrale nel 1320.
Nel XV secolo il vescovo Nicolo dell'Aste dispose la costruzione di una chiesa più grande, con una imponente torre campanaria e facciata a coronamento orizzontale tipica dell'architettura ascolana o abruzzese.
Nel XVIII secolo l'edificio fu completamente ricostruito su progetto dell'architetto Cosimo Morelli, con pianta a croce latina divisa in tre navate.
Le decorazioni pittoriche nella volta della chiesa furono eseguite tra il 1924 e il 1937 dal pittore Ciro Pavisa.
Esse rappresentano:
- Episodi della vita di San Giuliano, nella navata;
- L'Annunciazione, nella controfacciata;
- Il Ritrovamento del braccio di San Giuliano,
- L'Assunzione della Vergine.
Inoltre nei pennacchi della cupola vi sono le tre Virtù Teologali e La Personificazione della Religione di Silvio Galimberti (1938).
Proseguiamo la visita della chiesa dalla navata destra:
nella prima cappella di destra La Consegna delle Chiavi, opera di chiari influssi caravaggieschi;
nella seconda cappella di destra la tela del fiorentino Andrea Boscoli raffigurante la Madonna con il Bambino, S. Andrea e S. Sebastiano;
nella terza cappella la tela raffigurante San Carlo Borromeo e la piccola statua equestre in legno policromo che raffigura San Giuliano;
nel transetto destro troviamo il San Michele, mosaico realizzato da Giovambattista Calandra nel 1628 per la Basilica di San Pietro e donato dal Pontefice alla chiesa di Macerata nel 1771 grazie all'intervento del Cardinale Mario Marefoschi.
Nel presbiterio osserviamo il coro ligneo sopra al quale, tra le due finestre, è situata la pala del pittore altoatesino Cristoforo Unterberger (1786) raffigurante San Giuliano che genuflesso prega Gesù Bambino per la città di Macerata minacciata dalla peste.
Sul lato destro il trittico di Allegretto Nuzi da Fabriano Madonna col Bambino e Santi, datato 1369:
ai lati della Madonna in trono vi sono due gruppi di angeli e Sant'Antonio Abate, Santa Rosa, San Benedetto e Santa Caterina.
Nei pannelli laterali San Giuliano con il vessillo di Macerata e Sant'Antonio Abate,
nelle cuspidi il Crocifisso con Elia e Mosé, la Vergine Annunciata e l'Arcangelo Gabriele.
Nell'opera si avverte che l'artista si allontana dagli influssi fiorentini per avvicinarsi al gusto del gotico internazionale.
Continuando nel transetto sinistro, entriamo nella Cappella del Santissimo Sacramento, in stile eclettico (1932).
Dell'originaria decorazione settecentesca di Gioacchino Varlé restano solo i due angeli, l'affresco sulla cupola dello stesso autore raffigura il Paradiso Dantesco.
Nell'altare è custodito il prezioso Corporale macchiato di gocce del sangue di Cristo nel miracolo avvenuto nel 1356.
Continuando lungo la navata sinistra (verso l'uscita), incontriamo, esposto a venerazione, il cenotafio del Vescovo Strambi,
e nella prima cappella sinistra il fonte battesimale racchiuso in un tabernacolo in legno dorato che riproduce un plastico architettonico.
San Giuliano è il Santo Patrono di Macerata.
Nel medioevo la festa del patrono si celebrava il 13 gennaio, con una solenne processione per le vie della città.
Dal 1513 la festa del patrono si celebra il 31 agosto, e ha preso ilo nome di "San Giuliano d'estate".
Ancora oggi, per tutte le vie di Macerata si svolge la grande fiera autorizzata per l'occasione da Clemente X nel 1657
Il Duomo di San Giuliano
La chiesa attuale sorge nel luogo dell'antica pieve dedicata a San Giuliano, elevata al rango di Cattedrale nel 1320.
Nel XV secolo il vescovo Nicolo dell'Aste dispose la costruzione di una chiesa più grande, con una imponente torre campanaria e facciata a coronamento orizzontale tipica dell'architettura ascolana o abruzzese.
Nel XVIII secolo l'edificio fu completamente ricostruito su progetto dell'architetto Cosimo Morelli, con pianta a croce latina divisa in tre navate.
Le decorazioni pittoriche nella volta della chiesa furono eseguite tra il 1924 e il 1937 dal pittore Ciro Pavisa.
Esse rappresentano:
- Episodi della vita di San Giuliano, nella navata;
- L'Annunciazione, nella controfacciata;
- Il Ritrovamento del braccio di San Giuliano,
- L'Assunzione della Vergine.
Inoltre nei pennacchi della cupola vi sono le tre Virtù Teologali e La Personificazione della Religione di Silvio Galimberti (1938).
Proseguiamo la visita della chiesa dalla navata destra:
nella prima cappella di destra La Consegna delle Chiavi, opera di chiari influssi caravaggieschi;
nella seconda cappella di destra la tela del fiorentino Andrea Boscoli raffigurante la Madonna con il Bambino, S. Andrea e S. Sebastiano;
nella terza cappella la tela raffigurante San Carlo Borromeo e la piccola statua equestre in legno policromo che raffigura San Giuliano;
nel transetto destro troviamo il San Michele, mosaico realizzato da Giovambattista Calandra nel 1628 per la Basilica di San Pietro e donato dal Pontefice alla chiesa di Macerata nel 1771 grazie all'intervento del Cardinale Mario Marefoschi.
Nel presbiterio osserviamo il coro ligneo sopra al quale, tra le due finestre, è situata la pala del pittore altoatesino Cristoforo Unterberger (1786) raffigurante San Giuliano che genuflesso prega Gesù Bambino per la città di Macerata minacciata dalla peste.
Sul lato destro il trittico di Allegretto Nuzi da Fabriano Madonna col Bambino e Santi, datato 1369:
ai lati della Madonna in trono vi sono due gruppi di angeli e Sant'Antonio Abate, Santa Rosa, San Benedetto e Santa Caterina.
Nei pannelli laterali San Giuliano con il vessillo di Macerata e Sant'Antonio Abate,
nelle cuspidi il Crocifisso con Elia e Mosé, la Vergine Annunciata e l'Arcangelo Gabriele.
Nell'opera si avverte che l'artista si allontana dagli influssi fiorentini per avvicinarsi al gusto del gotico internazionale.
Continuando nel transetto sinistro, entriamo nella Cappella del Santissimo Sacramento, in stile eclettico (1932).
Dell'originaria decorazione settecentesca di Gioacchino Varlé restano solo i due angeli, l'affresco sulla cupola dello stesso autore raffigura il Paradiso Dantesco.
Nell'altare è custodito il prezioso Corporale macchiato di gocce del sangue di Cristo nel miracolo avvenuto nel 1356.
Continuando lungo la navata sinistra (verso l'uscita), incontriamo, esposto a venerazione, il cenotafio del Vescovo Strambi,
e nella prima cappella sinistra il fonte battesimale racchiuso in un tabernacolo in legno dorato che riproduce un plastico architettonico.
San Giuliano è il Santo Patrono di Macerata.
Nel medioevo la festa del patrono si celebrava il 13 gennaio, con una solenne processione per le vie della città.
Dal 1513 la festa del patrono si celebra il 31 agosto, e ha preso ilo nome di "San Giuliano d'estate".
Ancora oggi, per tutte le vie di Macerata si svolge la grande fiera autorizzata per l'occasione da Clemente X nel 1657
Info e prenotazioni
Guide Turistiche Macerata e provincia [email protected]
M. Stefania Conti Tel. +39 0734 859916 Cell. +39 348 7725940
Copyright © 2013 Via Celeste 29, 63811 S.Elpidio a Mare (FM) P.Iva 02226530448
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